Come dimenticare alla Biennale di Venezia 2011 i Burqa e gli Abaya di Flavio Lucchini firmati Prada, Chanel e Benetton, opere digitali dirompenti in un momento di tensione politico-sociale internazionale…
Grande anticipatore e innovatore in tutti i campi in cui si è cimentato, dall’editoria alla moda all’arte, Lucchini è stato il primo a creare un parallelo ironico ma al tempo stesso profondo tra società, moda, costume, pubblicità, ruolo della donna e mondo islamico, accostando l’abito tradizionale arabo alle grandi firme della Moda, in una visione forte e contemporanea in tempi di globalizzazione e dibattito tra culture.
E’ notizia di oggi che Dolce & Gabbana hanno lanciato sui mercati del Medio Oriente una collezione speciale “Abaya”, la lunga veste che lascia scoperte solo caviglia, mani e viso che le donne musulmane indossano sopra gli abiti, ovviamente interpretati secondo il loro stile con pizzi, stampati mediterranei e persino colori.
Le visioni di Lucchini sono diventate oggi realtà.
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